lunedì 1 dicembre 2008

SI TRATTA DI SUPERENALOTTO,MA LA SOSTANZA E' SEMPRE QUELLA....

Stanleybet International ha redatto un formale reclamo alla Commissione Europea, denunciando numerose misure legislative, amministrative e giudiziarie prese nel corso degli anni dallo Stato italiano, specificamente il recente rinnovo a Sisal Spa della concessione per la gestione del SuperEnalotto, il piu' ricco e popolare gioco offerto in Italia. Tale concessione e' stata rinnovata sulla base di un bando con evidenti vizi legali, che in un modo o nell'altro ha escluso tutti gli operatori ad eccezione dei tre principali operatori italiani di scommesse sportive e lotterie (Lottomatica, Sisal e Snai).John Whittaker, CEO di Stanleybet International, commentando la vicenda afferma: "Le autorita' italiane hanno ancora una volta dimostrato una totale mancanza di rispetto nei confronti della normativa europea, in relazione alle leggi sulla concorrenza e sui pubblici appalti. Continueremo a difendere i nostri diritti, legalmente riconosciuti, di offrire servizi e continueremo a denunciare restrizioni ingiustificate a questi diritti laddove cio' avvenga.A dispetto di quanto sostiene - prosegue Whittaker - l'Italia e' ancora lontana dall'essere in linea con il Trattato Europeo. Andrebbe invece posto immediatamente rimedio alla situazione. Ci rimettiamo alla Commissione Europea per approfondire tale reclamo in tempi brevi e per fare tutto il possibile per risolvere questa situazione di ingiustizia".Dopo oltre quattro anni di battaglie, secondo Stanleybet "i tentativi di poter accedere alla gestione del SuperEnalotto sono stati vanificati dalle autorita' italiane". Di contro, Sisal Spa che si era assicurata la concessione esclusiva del SuperEnalotto senza gara di appalto nel 1996 fino al 2001, ha ottenuto nuovamente tale concessione nel 2008 con scadenza nel 2017 "attraverso un bando-farsa da cui Stanleybet e' stata ingiustamente esclusa perche' AAMS non ha voluto riconoscere la legittimita' delle sue operazioni in Italia, malgrado tale legittimita era gia' stata riconosciuta dalla stessa Cassazione Italiana", proseguono da Liverpool. I limiti sono arrivati da un bando "dai termini irragionevoli per chiunque avesse voluto parteciparvi. Considerando i termini in riferimento al giro d'affari del settori giochi, estensione e tipologia della rete (presente e futura) e alle garanzie finanziarie da presentare, non sorprende che i potenziali interessati fuori dall'Italia abbiano ritenuto il bando 'preassegnato' e che pertanto nessun altro operatore o nessuno dei principali gestori di lotterie internazionali abbia fatto domanda per concorrere a quella che e' probabilmente la piu' grande ed importante lotteria del mondo. Come mai nessuno dei big esteri ha partecipato?", concludono da Stanleybet.
Nel redigere il reclamo alla Commissione Europea, Stanleybet International ha dimostrato ancora una volta la propria determinazione a denunciare le infrazioni della normativa europea da parte delle autorita' italiane, che hanno gravemente pregiudicato le operazioni di Stanley, impedendogli l'ingresso nel paese attraverso le normali gare di appalto, cosi' come le operazioni degli altri operatori di gioco e scommesse sportive. All'inizio di novembre Stanleybet International ha lanciato la campagna "Fairplay for sports betting" (www.fairplayforsportsbetting.eu), per dare risalto al problema e richiedere una pronta e decisiva azione della Commissione Europea per perseguire i trasgressori.

(GIOCO E GIOCHI - 01/12/2008)