lunedì 10 marzo 2008

ANCORA UNA "FIGURACCIA" PER LO STATO ITALIANO

Nuove vittorie per Stanley International Betting, il bookmaker inglese con sede a Liverpool, che conferma la sua piena legittimità ad operare.
I tribunali di Cassino e Salerno, letti gli atti del procedimento penale e considerato l'attuale e ormai consolidato orientamento giurisprudenziale ha disposto il dissequestro di due centri Stanley, uno a Cassino, l'altro a Battipaglia. Il centro Stanley di Cassino, chiuso il 19 febbraio 2007 per intervento delle Autorità, e contestato al titolare il reato previsto dalla Legge 401 del 1989 (esercizio abusivo dell'organizzazione di pubbliche scommesse), ha ottenuto subito il dissequestro disposto dal Gip considerando "le Sentenze della Corte di Giustizia Europea e l'interpretazione ad esse data dalla dalla Corte di Cassazione". Stesso discorso per il centro di Battipaglia (Salerno), chiuso il 16 gennaio 2007. In questo stesso provvedimento il gip ha emesso un decreto di archiviazione considerato che la normativa interna va disapplicata per " violazione delle norme del trattato".
La normativa europea prevale ancora e vince Stanley. Riconosciuto, ancora una volta, il contrasto fra la Legge italiana e i principi comunitari. A tale proposito, vale la pena di ricordare, inoltre, che esiste un'ormai consolidata giurisprudenza della Corte di Giustizia Europea nonchè della stessa Commissione Europea, la quale riconosce che l'attuale sistema italiano delle concessioni governative e le relative norme penali che incriminano chiunque ne sia sprovvisto, sono assolutamente contrarie agli art. 43, 49 del Trattato CE nella parte in cui ostacolano la libertà di impresa, di prestazione di servizi e di stabilimento.La Suprema Corte di Cassazione ( sen. 16928 del 28.03.2007 e, da ultimo le sentenze del 27 e 28.11.07), uniformandosi pienamente all'orientamento della Corte di Giustizia ( sen. Gambelli e sen. Placanica), ha riaffermato il diritto di Stanley International Betting di offrire servizi transfrontalieri in Italia, disapplicando la normativa restrittiva interna (l. n.401 del 13.12.1989 art.4). I due centri Stanley possono dunque tornare ad essere operativi.

sabato 8 marzo 2008

NUOVE ALIQUOTE DI TASSAZIONE PER LE SCOMMESSE

L'Amministrazione dei Monopoli di Stato ha reso nota oggi una comunicazione relativa alle modalità operative per l'applicazione dell'aliquota di imposta per le scommesse non ippiche a quota fissa.
"Facendo seguito a quanto previsto nella nota prot. n. 2006/42280/giochi/sco del 13 dicembre 2006, al fine di consentire ai concessionari per la raccolta delle scommesse non ippiche a quota fissa la corretta determinazione delle somme dovute a titolo di imposta unica - ai sensi di quanto disposto dall'articolo 38, comma 3, del decreto legge 4 luglio 2006, n. 223, convertito con integrazioni dalla legge 4 agosto 2006, n. 248 - si comunica che il movimento netto del periodo 1 marzo 2007 - 29 febbraio 2008 risulta pari a euro 2.836.591.034,00".
Pertanto, l'aliquota di imposta unica per ciascuna scommessa composta fino a sette eventi è pari al 3,00 per cento mentre per ciascuna scommessa composta da più di sette eventi è pari al 6,00 per cento.

martedì 4 marzo 2008

ANCHE LA COMMISSIONE EUROPEA INVIA PARERE MOTIVATO SU PROGETTO DI LEGGE FRANCESE CONTRO SITI ESTERI


(Jamma) La Commissione Europea ha concesso alla Francia fino a che la fine di questo mese per modificare il progetto di legge che obbligherebbe le banche ad impedire i pagamenti in favore di società di scommessa on-line. Il progetto di legge in questione era stato inviato alla Commissione per un periodo di stand still di due mesi, che ora saranno invece tre.

La European Gaming and Betting Association ha dichiarato in merito le nuove norme, se introdotte, andrebbero applicate alla attività di tutte le società autorizzate ad operare all'interno e fuori dall'Unione Europea.
La Commissione ha ufficializzato la decisione attraverso l'invio di una opinione dettagliata sulla base della quale la decisione adottata dal Parlamento francese risulterebbe essere in contrasto con la normativa europea. Come già riportato su queste pagine nei giorni scorsi anche da Malta è arrivata una osservazione per la quale il periodo di stand still ha subito un ulteriore allungamento dei tempi. 'L'azione della Commissione consolida la posizione della stessa circa il fatto che il blocco ingiustificato dei pagamenti nel nostro settore rappresenta una chiara violazione delle leggi europee, Ha dichiarato Sigrid Ligne, segretario di EGBA. " Se la Francia deciderà di continuare su questa strada nonostante gli avvertimenti della Commissione andrà incontro ad una procedura di infrazione".