venerdì 27 giugno 2008

E' IL MOMENTO DI DARSI UNA MOSSA!!!!

La Stanleybet International (SBI) esprime "meraviglia" per il fatto che il Collegio dei Commissari europei non sia riuscito, durante la riunione del 4 giugno 2008 relativa alle procedure di infrazione, ad avviare altre procedure nei confronti degli Stati Membri che mantengono scorrette restrizioni in materia di scommesse sportive. In proposito, John Whittaker, amministratore delegato della Stanleybet International sollecita la Commissione a svolgere pienamente la propria funzione nei confronti degli Stati Membri.
"Negli ultimi 10 anni - afferma Stanleybet International - SBI ha condotto una battaglia legale in Europa contro tali restrizioni, scorrette e incompatibili con la legge dell'Unione Europea ed è stata il principale attore nelle sentenze di importanza basilare emesse dalla Corte di Giustizia Europea nei casi Gambelli (2003) e Placanica (2007). Tali sentenze hanno confermato che il diritto ad offrire servizi di tipo transfrontaliero può essere limitato unicamente dalla legislazione nazionale qualora le restrizioni contribuiscano oggettivamente ad obiettivi di interesse pubblico, non oltrepassino quanto necessario per raggiungere tali obiettivi e siano applicate senza alcuna discriminazione".
LE PROCEDURE AVVIATE - Secondo il Trattato, la Commissione è tenuta ad avviare procedure di infrazione nei confronti degli Stati Membri che non abbiano adempiuto ad un obbligo previsto dal Trattato. Nell'aprile 2006 la Commissione ha avviato la prima procedura nei confronti di Danimarca, Finlandia, Germania, Paesi Bassi, Ungheria, Italia e Svezia e, nell'ottobre 2006, ha avviato una procedura di infrazione contro Austria e Francia. La Commissione ha inoltre posto ulteriori richieste di informazioni a Germania e Paesi Bassi. Sono ancora in corso delle investigazioni relativamente a denunzie avanzate nei confronti di Italia e Svezia nel 2006.
Questi casi hanno avuto iter diversi. Alcuni sono ancora alla fase iniziale della messa in mora mentre altre sono giunte alla fase di un Parere Motivato, il che dista soltanto di un passo da un deferimento formale di uno Stato membro alla Corte di Giustizia Europea (CGE).
Nel marzo 2007 un Parere Motivato è stato emesso, per primo, nei confronti di Danimarca, Finlandia ed Ungheria. Nel giugno 2007 seguirono Francia e Svezia, mentre un analogo parere fu diretto a Grecia e Paesi Bassi nel mese di febbraio 2008. A tutti questi paesi è stato concesso il termine obbligatorio di due mesi per rispondere all'azione della Commissione ed un ulteriore paio di mesi di dilazione. Adesso, però, dopo più di un anno, cinque dei detti casi (Francia, Svezia, Danimarca, Finlandia, ed Ungheria) sono rimasti immutati.
LA FRUSTRAZIONE DI MCCREEVY - "Sfortunatamente il 4 giugno la Commissione ha perso un'ulteriore opportunità per far procedere questi casi. Per quale motivo? Ci preoccupa il fatto che manovre politiche cerchino di rallentare il passo della Commissione e di mandare gli argomenti ad impantanarsi in un terreno difficile. È rilevante il fatto che il Commissario per il Mercato Interno, Charlie McCreevy, che ha dimostrato notevole determinazione nell'esaminare la compatibilità di tali restrizioni con il mercato interno, durante una sessione di lavoro del Comitato per il Mercato Interno e la Protezione del Consumatore (IMCO) del Parlamento Europeo abbia ritenuto necessario dichiarare pubblicamente il proprio stato di frustrazione connesso all'andamento lento ed incerto assunto recentemente dalle azioni della Commissione. Egli ha inoltre proseguito affermando che mentre altri casi procedono normalmente, i casi inerenti il settore del gioco hanno avuto un andamento assai più lento. ‘Non sono un teorico della cospirazione' egli ha affermato. Possiamo solo chiederci quali Stati Membri siano responsabili della frustrazione del Commissario".
SBI auspica che "la mancanza di azione da parte della Commissione in data 4 Giugno sia soltanto un atteggiamento temporaneo". Il 25 giugno la Commissione si è riunita per l'ultima volta prima che la Francia assuma la presidenza dell'Unione Europea. SBI sollecita la Commissione a far progredire l'azione con i referenti dell'ECJ. "Facendo ciò si darà un chiaro segnale agli Stati membri che la Commissione è determinata a definire un mercato delle scommesse sportive nell'intera Europa".

martedì 24 giugno 2008

L'EUROPA STA PER ARRIVARE...ATTENTA ITALIA!!!

(Jamma) 10 membri del Parlamento Europeo hanno inviato una lettera alla Commissione Europea nella quale denunciano il fatto che le promesse su riforme dei mercati del gioco d'azzardo fatte da molti Stati Membri non sono altro che tattiche per rimandare nel tempo un vero e proprio progresso a livello europeo.
I parlamentari esortano la Commissione europea a deferire immediatamente alla Corte di Giustizia Europea tutti quegli Stati la cui legislazione non è in linea con la normativa EU.

giovedì 19 giugno 2008

LEGGI EUROPEE ANCORA AL DI SOPRA DI TUTTO...

(Jamma) Sulle pime pagine del quotidiano on line irpinianews leggiamo che la Stanley International Betting, il bookmaker inglese con sede a Liverpool, intasca un'altra vittoria a conferma della sua piena legittimità ad operare.
Il sostituto Procuratore della Repubblica di Ariano Irpino, letti gli atti del procedimento penale, considerando l’attuale e ormai consolidato orientamento giurisprudenziale per cui i principi comunitari sono ritenuti norme di rango superiore a quelle italiane, ha disposto il dissequestro. Il centro, chiuso per intervento della Polizia Amministrativa lo scorso 9 maggio, e’ tornato operativo dopo un mese. Riconosciuto il contrasto fra la legge italiana e i principi comunitari. A tale proposito, esiste un’ormai consolidata giurisprudenza della Corte di Giustizia Europea nonché della stessa Commissione Europea, la quale riconosce che l'attuale sistema italiano delle concessioni governative e le relative norme penali che incriminano chiunque ne sia sprovvisto, sono assolutamente contrarie agli art. 43, 49 del Trattato CE nella parte in cui ostacolano la libertà di impresa, di prestazione di servizi e di stabilimento. La Suprema Corte di Cassazione (sen. 16928 del 28.03.2007 e, da ultimo le sentenze del 27 e 28.11.07), uniformandosi pienamente all’orientamento della Corte di Giustizia (sen. Gambelli e sen. Placanica), ha riaffermato il diritto di Stanley International Betting di offrire servizi transfrontalieri in Italia, disapplicando la normativa restrittiva interna (l. n.401 del 13.12.1989 art.4). La riapertura del centro Stanleybet di Grottaminarda si inserisce, dunque, in un panorama di progressivo adeguamento giurisprudenziale della Legge italiana alla Normativa Europea. Fondata nel 1997, Stanleybet International è una società per la raccolta delle scommesse con licenza britannica. Negli ultimi anni, essa ha visto il suo volume d’affari in costante crescita grazie a un modello innovativo di prestazione di servizi transfrontalieri la cui compatibilità con i principi comunitari è stata riconosciuta dalla Corte di Giustizia Europea nelle sentenze Gambelli e Placanica. SBI è oggi il principale operatore attivo nella vendita transfrontaliera di servizi di scommessa sportiva in Europa, con la maggior parte dei propri intermediari presenti a Cipro, in Germania, in Italia e in Grecia e con punti vendita autorizzati in Belgio, Croazia, Romania e Polonia per un totale di circa 1400 sportelli. Stanleybet International, la cui sede é a Liverpool, é guidata dal team esecutivo che ha sviluppato e gestito l’apprezzato ramo inglese di scomesse della Stanley Leisure, la Stanley Racing, che é stata venduta nel 2005 per oltre 500 milioni di sterline in quello che é stato considerato l’accordo record nel mercato delle scommesse inglese.