sabato 26 gennaio 2008

LO SFOGO DI ASTRABET (da infobetting)

"Abbiamo già incontrato un'equipe di avvocati e stiamo valutando l'ipotesi di un ricorso al Tar seguendo la stessa strada intrapresa dalla Stanley". Riferendosi ad Aams, Stanzani ritiene che “non possa parlare di moralità e tutela del cittadino dopo aver adottato in tutto questo tempo una politica di "marketing aggressivo" sui giochi per incentivarli”. Di seguito, l'intervento integrale del direttore di Astrabet. In virtù delle motivazioni rese pubbliche dai dirigenti dell'AAMS per l'oscuramento, quali la sicurezza pubblica, il rischio di frodi con carte di credito, la moralità e tutela del cittadino e la concorrenza sleale, mi sento di rispondere: - Astrabet è una società che opera all'interno della UE e possiede una regolare licenza rilasciata da un organo di controllo chiamato LGA. Tutto il processo di controllo e di verifica realizzato da questo ente preposto per rilasciare la licenza agli interessati è durato più di un anno. Sono stati richiesti chilogrammi di documentazioni per dimostrare la serietà e la dirittura morale di ogni figura della compagine societaria. Essendo stato in passato amministratore delegato di un Bookmaker austriaco ed avendo vissuto lo stesso articolato processo, posso rispondere ai dirigenti dell'AAMS che Malta è uno dei paesi dell'Unione Europea che possiede il più sensibile ed avanzato organo di controllo per i Giochi, sia dal punto di vista tecnologico, che professionale. Questo solo per rendere l'idea di cosa significa essere un operatore maltese. - Per quanto riguarda la sicurezza pubblica, faccio presente ai dirigenti dell'AAMS soltanto un principio: chi apre un conto gioco Astrabet ed anche presso altri Bookmakers, non può effettuare la sua prima scommessa fino a che non invia un documento di riconoscimento dove si possa evincere che sia maggiorenne. Un punto con concessione italiana a due passi da casa mia è sempre frequentato da giovanissimi a cui - posso assicurare - non è chiesto nessun documento di riconoscimento. - Per quanto riguarda le transazioni con Carta di Credito, faccio presente a qualcuno che non ne fosse a conoscenza che oggi esistono degli avanzati sistemi di sicurezza come il "Verified by Visa" tutti criptati e certificati, che garantiscono entrambe le parti durante la transazione. Inoltre, il giocatore stesso ha sempre la possibilità entro i 4 mesi di richiedere i soldi indietro alla banca comprovando che la transazione non è stata da lui effettuata. In questo caso, siamo sempre noi Bookmakers a rischiare e quindi a doverci tutelare. - Per quanto riguarda la moralità e la tutela del cittadino basta aprire il principale forum italiano di scommesse (www.infobetting.com), per sentire cosa pensa una grande fetta di scommettitori italiani. Penso soltanto che un ente (in questo caso parliamo dello stato), non possa parlare di moralità e tutela del cittadino dopo aver adottato in tutto questo tempo una politica di "marketing aggressivo" sui giochi per incentivarli. Basta citare tutta la pubblicità e le estrazioni del lotto settimanali arrivate a 3. Per quanto concerne il rischio di una concorrenza sleale che i Bookmakers possono rappresentare per gli operatori italiani vorrei dire solo questo: Ho sentito parlare di paradisi fiscali e quant'altro. Astrabet ed altri operatori della UE pagano le tasse all'interno del proprio stato. Se poi queste tasse non sono spropositate come quelle imposte dal governo italiano non è certo un problema loro. Per quanto ci riguarda noi paghiamo le tasse, abbiamo libertà nella scelta del nostro palinsesto e non ci sono stati richiesti minimi garantiti. Diciamo che abbiamo deciso SOLO di operare in un paese "LIBERO". Astrabet è una società con appena 9 mesi di vita. Nonostante questo abbiamo acquisito in breve tempo clientela in tutto il mondo, grazie anche al fatto di proporre sin da subito diversi idiomi. Un ultimo principio che evidenzia l'assoluta illegittimità di questa operazione è riferito anche per tutti quei clienti non italiani che ogni anno si trovano in Italia e che non potranno più collegarsi per poter scommettere presso Astrabet o altri operatori oscurati. Spero vivamente che ogni Bookmaker faccia la sua battaglia legale per tutelare quei diritti che tutelano gli interessi di una sparuta parte di cittadini a discapito di un libero mercato.

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